CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

  • infortunio in una partita

24/10/2024 CALCIO, HOWDEN FA IL PUNTO SUGLI INFORTUNI

Sette infortuni per lesione del crociato da fine luglio a oggi. Con questo bilancio si è aperta la stagione della serie A 2024/25 del calcio italiano. C'è chi non ha potuto neppure iniziare il massimo torneo (il milanista Alessandro Florenzi e l'atalantino Gianluca Scamacca), e c'è chi è stato costretto a fermarsi nelle fasi iniziali della stagione, come il parmigiano Alessandro Circati, lo juventino Gleison Bremer e, ultimo del gruppo, il capitano del Torino Duván Zapata, il cui terribile infortunio rischia seriamente di ridimensionare le ambizioni di altissima classifica della squadra granata.

Completano il quadro (molto fosco) i giovani Mateusz Kowalski (Parma) ed Emirhan İlkhan (Toro), mentre molti altri calciatori di serie A sono stati colpiti da incidenti in allenamento o sul campo di gioco (particolarmente grave quello del genoano Ruslan Malinovs'kyj, che ha rimediato lussazione articolare e frattura del perone)..

Le squadre di serie A non sono le uniche a soffrire una vera e propria "epidemia" (chiamiamola così) di infortuni: basti pensare alla rottura del crociato che ha fermato, tra gli altri, Rodri (Manchester City), Dani Carvajal (Real Madrid), Marc Bernal (Barcellona) e Martin Satriano (Lens).

 

In forte crescita. Se i trend di questa stagione calcistica dovessero confermarsi, potrebbe verificarsi una situazione ancora più grave rispetto all'anno scorso. Che già ha fatto segnare un numero record per assenze dei giocatori e relativi costi per i club.

Nel 2023/24, i cinque principali campionati di calcio (Premier League, Liga, Ligue 1, Bundesliga e Serie A) sono stati letteralmente falcidiati dagli incidenti, con un totale di 4.123 infortuni, un aumento del 4% rispetto alla stagione precedente e un costo complessivo per le società pari a 732,02 milioni di euro (+5%). Nell'ultimo quadriennio si sono verificati 14.292 infortuni, con una perdita di 2,3 miliardi di euro. Altro che fair play finanziario.

I dati sono stati raccolti dal 2023/24 Men’s European Football Injury Index, indagine effettuata dal broker inglese Howden e giunta alla quarta edizione.

 

Circa uno a partita. Secondo la ricerca, nel 2023/24 i cinque principali campionati top sono stati colpiti da infortuni ogni 92 minuti di gioco. Il costo medio per le squadre è stato di 172.975 euro a incontro e 1.922 euro al minuto. La classifica è guidata dai tedeschi del Darmstadt (uno ogni 33 minuti), mentre il Tolosa (Ligue 1) è in coda alla graduatoria  (uno ogni 338 minuti).

Particolarmente colpiti gli under 21, che registrano un aumento particolarmente pronunciato. Nel 2023/24, i giovani della Premier League sono stati costretti a fermarsi per infortunio in media ogni 44 giorni (+187% rispetto al 2020/21), mentre i ragazzi che militano in serie A hanno registrato un assenza dal terreno di gioco pari a 35,16 giorni.

 

I dati della serie A.  In serie A si è verificato un forte aumento di incidenti nel 2021/22; poi la crescita si è stabilizzata. Un trend, questo, che ha coinvolto tutte le squadre a parte Fiorentina e Sassuolo. A subire più infortuni rispetto alla media sono state Milan, Inter, Juventus, Roma e Torino, che proprio a causa dei giocatori indisponibili non ha agganciato (pur per un soffio) la qualificazione alle coppe europee..

Lo scorso campionato, la media dei sinistri si è attestata a 33, con Napoli e Milan appaiati a quota 50; a seguire, la Juventus con 45, ma 26 in meno rispetto alla stagione precedente (l'anno scorso, i bianconeri non partecipavano alle competizioni continentali).

Il Cagliari si è assicurato la permanenza in serie A nonostante abbia subito il maggior numero di infortuni (32) tra le ultime cinque, a pari merito con la retrocessa Salernitana. 

Il Verona, infine, ha sostenuto le spese più basse (0,8 milioni di euro).

 

Troppe partite. Il graduale aumento di partite giocate è sul banco degli imputati - anche se, come già accennato, non tutte le squadre leader negli infortuni hanno partecipato alle coppe europee.

In ogni caso, il calendario sempre più fitto contribuisce di molto, e lo farà ancor di più quest'anno a causa della maxi-Champions League. 

La ricerca, afferma a questo proposito James Burrows, head of sport di Howden, "sottolinea le crescenti esigenze fisiche dei giocatori. Con l'intensificarsi della congestione dei calendari e l'espansione delle competizioni nazionali e internazionali, assistiamo a un numero maggiore di giocatori costretti a rimanere fermi per periodi più lunghi, con un aumento del 5% dei costi degli infortuni solo in questa stagione".

“I nostri dati fotografano le esigenze e i rischi del calcio moderno, anche nel campionato italiano, con singole società hanno subito sino a 50 infortuni in una stagione e costi sino a 10 milioni di euro", aggiunge Federico Casini, ceo di Howden Italia. Con un particolare allarme, come si è visto, "per l’aumento della gravità degli infortuni dei calciatori più giovani della serie A".