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22/06/2022 AGCS: "AZIENDE, ATTENTE: CRESCE IL RISCHIO DISORDINI CIVILI"

Le imprese devono prepararsi a un incremento di disordini civili a causa dell'aumento del costo della vita, dovuto a Covid e ripercussioni della guerra russo-ucraina. Lo afferma Allianz Global Corporate & Specialty, secondo cui scioperi, sommosse e movimenti di protesta rappresentano un rischio per le aziende, in termini di possibili danni materiali agli edifici o ai beni e di interruzioni dell’attività.

“È improbabile che i disordini sociali si attenuino presto, viste le ripercussioni del Covid-19, la crisi del costo della vita e i cambiamenti ideologici che continuano a dividere le società di tutto il mondo”, dice Srdjan Todorović, responsabile delle gestione delle crisi per Gran Bretagna e paesi nordici di Agcs (dal 1 luglio sarà head of global political violence & hostile environment solutions della stessa compagnia). “Le aziende devono prestare attenzione a qualsiasi indicatore sospetto e definire percorsi chiari per la risposta e l’allentamento della tensione, in modo da anticipare e scongiurare il rischio di danni ai dipendenti o alle proprietà aziendali e personali”.

Questo pericolo è amplificato dal ruolo crescente delle piattaforme web di interazione nell’organizzazione di manifestazioni popolari. “L'effetto unificante e galvanizzante dei social media su queste proteste non è un fenomeno particolarmente recente” afferma Todorović, “ma durante la crisi del Covid si è combinato con altri fattori potenzialmente scatenanti come la polarizzazione politica, il sentimento no vax e la crescente sfiducia nei governi, creando una “tempesta perfetta” di malcontento. L’aspetto geografico poi, non è stato di grande ostacolo poiché persone con le stesse idee hanno potuto condividerle facilmente e mobilitarsi in modo rapido ed efficace. In un mondo in cui la fiducia nelle istituzioni e nei media è diminuita drasticamente, la disinformazione potrebbe prendere piede e le rivendicazioni di parte intensificarsi ed essere sfruttate”.

La natura delle minacce di violenza politica, prosegue Todorović,è in continua evoluzione, poiché alcune democrazie stanno diventando instabili e alcune autocrazie reprimono pesantemente i dissidenti. I disordini possono verificarsi contemporaneamente in più luoghi, grazie ai social media che facilitano la rapida mobilitazione dei manifestanti. Questo significa che le grandi catene di commercio al dettaglio potrebbero subire perdite multiple a seguito di un unico evento in diverse località di uno stesso paese”.

Negli anni scorsi, i danni dovuti alle proteste in  Francia, Cile, Stati Uniti e Sudafrica sono costati miliardi di euro.  Secondo le  previsioni di Verisk, i disordini cresceranno entro fine 2022 in 75 paesi, soprattutto negli Usa e in Argentina, Brasile e Spagna.